Andrea Nanì racconta le donne, che a volte richiamano le dee della classicità e quelle primordiali dedicate alla natura, con l’empatia e il rispetto della loro bellezza spirituale e il loro universo interiore, con un linguaggio originale dove coesistono e si contaminano esteriorità e interiorità e nel quale ogni spettatore può specchiarsi nel ritrovare ferite, speranze ed emozioni.